giovedì 15 gennaio 2009

MEMORIA JUSTICIA VERDAD - domenica 23 novembre

La sera dopo la cena ci si ferma per mettere a punto il programma del giorno dopo: si stabilisce che non possiamo perderci una visita alla fiera di San Telmo, una occasione ghiotta per chiunque ama la musica di strada, passi di danza di tango i prodotti dell’artigianato locale e gli oggetti di antiquariato. Nel pomeriggio ci dirigiamo verso Avenida San Juan dove ci hanno detto che durante la demolizione di un edificio del club atletico, divenuto un centro clandestino di detenzione, tortura e sterminio durante il regime militare argentino negli anni 70, e la costruzione di un cavalcavia sono state ritrovate le fosse comuni in cui erano state occultati i corpi di numerosi argentini considerati dei pericolosi sovversivi semplicemente perché credevano che la vita dovesse essere vissuta nel rispetto dei diritti di tutti:
Ora questo luogo è diventato un importante luogo della memoria.
Leggere le scritte sulle porte di ingresso che con prepotenza si offrivano al ricordo sfidando l’oblio, guardare le foto dei giovani argentini che avevano concluso la loro esistenza tra atroci sofferenze, pensare alla nostra vicinanza a quella cultura e quegli sguardi che chiedono giustizia ancora oggi, ci ha fatto venire la pelle d’oca. Perché tanta atrocità? Perche l’uomo deve essere così malvagio? I nostri passi verso Puerto Madero alla ricerca del parco naturale sulle sponde del Rio della Plata, luogo abitualmente frequentato dalle famiglie di Buenos Aires alla ricerca di un luogo presso il quale trovare ristoro e sfuggire al caldo dell’estete a Buenos Aires, sono stati punteggiati dal ricordo di quegli anni, anni importanti per noi italiani, gli anni settanta, anni di lotta, in cui un’intera generazione ha cercato di cambiare il mondo e durante i quali ha visto la luce la legge Basaglia, la legge 180 che ha sancito la chiusura degli ospedali psichiatrici nel nostro paese.
Ennio

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