sabato 17 gennaio 2009

Patas Arriba: riflessioni a freddo

Sono trascorsi 40 giorni  dal viaggio in Argentina.

Appena tornato  preso dall’entusiasmo  mi sono letto “le Irregolari”  un libro che ha per protagoniste le madri  di Plaza de Mayo  e racconta di tanti desaparecidos,  tutti con una loro storia  ma legati allo stesso feroce destino.

La lettura  ha dato  le risposte alle domande che mi ero posto, durante i racconti,  nei luoghi della tragedia argentina.

E mi sono chiesto se sarebbe stato meglio leggere il libro prima della partenza Se avessi fatto così  non sarebbe stata solamente la famosa plaza de mayo  il mio luogo di  culto,  in quanto teatro di protesta silenziosa da parti delle madri, ma anche  Avenida Currientes ,  Avenida Callao, La Plata,  Matadero,….

Vie e città che ho percorso e visitato, ignaro del fatto che furono macchiate dal  sangue di attivisti

politici trucidati barbaramente dalla polizia  nel periodo della dittatura. 

Forse è stato meglio che sia andata così come è andata,  in tal modo non mi sono perso il fascino del nuovo , e il tormento dei perchè . 

Subito, appena arrivato a casa, avrei voluto ringraziare via e-mail i miei compagni di viaggio per la

Benevolenza  riservatami.

E avere aspettato tanto è stato meglio perché ho avuto la prova che i  sentimenti di gratitudine sono

Rimasti intatti.

Una  riconoscenza particolare va  ai nottambuli, assaggiatori  di birra, giocherelloni  che mi hanno benevolmente  arruolato nel loro gruppo.

Un bacio e una carezza ai giovanissimi Mirko e David  che mi hanno   abbracciato,spintonato,sgambettato .

Una volta mentre  si passava in rassegna le foto scattate con la mia digitale con il braccio di Mirko attorno al collo e David appiccicato al mio corpo ho avuto la stessa   sensazione di tenerezza che solo i miei nipotini mi sanno regalare.

Tuccio

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