Sono trascorsi 40 giorni dal viaggio in Argentina.
Appena tornato preso dall’entusiasmo mi sono letto “le Irregolari” un libro che ha per protagoniste le madri di Plaza de Mayo e racconta di tanti desaparecidos, tutti con una loro storia ma legati allo stesso feroce destino.
La lettura ha dato le risposte alle domande che mi ero posto, durante i racconti, nei luoghi della tragedia argentina.
E mi sono chiesto se sarebbe stato meglio leggere il libro prima della partenza Se avessi fatto così non sarebbe stata solamente la famosa plaza de mayo il mio luogo di culto, in quanto teatro di protesta silenziosa da parti delle madri, ma anche Avenida Currientes , Avenida Callao, La Plata, Matadero,….
Vie e città che ho percorso e visitato, ignaro del fatto che furono macchiate dal sangue di attivisti
politici trucidati barbaramente dalla polizia nel periodo della dittatura.
Forse è stato meglio che sia andata così come è andata, in tal modo non mi sono perso il fascino del nuovo , e il tormento dei perchè .
Subito, appena arrivato a casa, avrei voluto ringraziare via e-mail i miei compagni di viaggio per la
Benevolenza riservatami.
E avere aspettato tanto è stato meglio perché ho avuto la prova che i sentimenti di gratitudine sono
Rimasti intatti.
Una riconoscenza particolare va ai nottambuli, assaggiatori di birra, giocherelloni che mi hanno benevolmente arruolato nel loro gruppo.
Un bacio e una carezza ai giovanissimi Mirko e David che mi hanno abbracciato,spintonato,
Una volta mentre si passava in rassegna le foto scattate con la mia digitale con il braccio di Mirko attorno al collo e David appiccicato al mio corpo ho avuto la stessa sensazione di tenerezza che solo i miei nipotini mi sanno regalare.
Tuccio
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